sabato 24 ottobre 2015

Pronti, partenza, via!

I friulani avevano atteso a lungo  evento dedicato specificatamente alla birra artigianale: un popolo forse non di poeti e di navigatori - per quanto Trieste una tradizione ce l'abbia, e anche i poeti non manchino - ma di appassionati di birra e di homebrewing di sicuro. Dopotutto, siamo pur sempre nel regione italiana che conta il maggior numero di brrifici artigianali - una trentina - in rapporto agli abitanti, e che ha dato i natali ad un'attivissima associazione di homebrewers. Per cui, quando alle 18 di oggi si sono aperti i cancelli della fiera di Pordenone - che tecnicamente non è Friuli, ma tant'è - per la prima edizione autunnale di Mastro Birraio,  l'attesa era palpabile: come la foto testimonia, la coda era notevole già prima dell'ora x.

Ci siamo avvicinati ad alcuni dei primi mille fortunati che hanno ricevuto il bicchiere con il logo della Fiera in omaggio: Federico, Luca e Giulio erano in coda già alle quattro e mezza, tanta era l'attesa per il grande evento: "Ma ora la birra ripagherà dell'attesa", assicurano, e corrono rapidi verso gli stand. Anche il simpatico quartetto capeggiato da Fabrizio, che ha fretta "perché ho sete", accetta riluttante di fare una foto sostenendo che "il bicchiere vuoto fa tristezza", e segue a ruota gli altri.

Andrea, Andrea, Marco e Riccardo dicono di essere di aperte vedute in quanto a gusti di birra, e di essere qui "perché questa è birra artigianale: è più naturale, ha carattere, e ai birrai piace sperimentare. La birra industriale, in confronto,  è anonima".


Incontriamo anche un gruppo di homebrewers di Maniago, la famiglia Oss Noser: dei veri e propri intenditori, in particolare di birre belghe a fermentazione spontanea: "Ma anche le ipa, le strong bitter e le blanche", precisano. Insomma, un po ' di tutto, e allo stand del Birrificio Benaco 70 instaurano una dotta dissertazione con il birraio Riccardo.

Naturalmente non potevano mancare appunto le birre belghe : nella fattispecie le celebri trappiste Chimay e Orval. Michele ricorda con nostalgia i suoi tempi a Bruxelles: e brinda non tanto ai bei tempi andati, quanto alle altre birre che lo aspettano. Che dire: prosit!

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